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Stress e sistema immunitario: il massaggio allevia il primo e stimola il secondo

 

La pratica del massaggio contribuisce a regolare e diminuire i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e ad aumentare i linfociti promuovendo l’attività del sistema immunitario

 

Il massaggio è una pratica antica quanto il mondo.
Da sempre si è utilizzato non solo per donare un senso di pace e rilassamento, ma anche per alleviare dolori e ottenere dei benefici a livello muscolare. Tuttavia, diversi studi hanno dimostrato come il massaggio riesca ad agire anche a livello più profondo andando a influenzare perfino la produzione ormonale e il sistema immunitario.

In uno studio preliminare di qualche tempo fa, a opera di ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles in California, si è scoperto che il massaggio è in grado di abbassare i livelli di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress.
Il professor Mark Hyman Rapaport, presidente di Psichiatria e Neuroscienze Comportamentali al C-SMC ha commentato i risultati dello studio, pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine, come molto interessanti ed emozionanti.
I ricercatori hanno infatti scoperto che la pratica del massaggio riesce a ridurre i livelli di questo ormone che è stato collegato all’attività del sistema immunitario. Il cortisolo, infatti, «gioca un ruolo fondamentale nella produzione dei globuli bianchi e nell’attività del sistema immunitario», spiega Rapaport nella nota C-SMC.

Lo studio ha visto il coinvolgimento di un gruppo di soggetti adulti di età compresa tra i 18 e i 45 anni, che sono stati avviati a un programma che prevedeva o 45 minuti di Swedish Massage Therapy (massaggio svedese, detto anche massaggio classico) o un semplice massaggio leggero. Il periodo di test è durato 5 settimane e prevedeva il sottoporsi al massaggio una o due volte a settimana, a seconda dei soggetti.
Al termine dello studio, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti sottoposti al massaggio svedese registravano più bassi livelli di cortisolo e interleuchina (IL), e al contempo più alti livelli di ossitocina – l’ormone del buonumoree di linfociti, rispetto ai volontari sottoposti al massaggio leggero.

In base ai risultati dello studio Rapaport e colleghi concludono che il massaggio, come quello svedese, può essere utile nel controllare non solo i livelli dell’ormone dello stress, ma anche «avere implicazioni per la gestione di condizioni infiammatorie e le malattie autoimmuni».

 

Fonte : La Stampa Salute